Dettagli del concerto
sabato 5 aprile 2014, ore 20.45
Torino, Cappella delle Piccole Sorelle dei Poveri
Corale Roberto Goitre
Donato Liberatore, fisarmonica
Direttore Corrado Margutti
Questo concerto spirituale suddivide l’esecuzione in tre parti che si rifanno idealmente ai tre uffici del giovedì, venerdì e sabato della settimana santa. Nelle tre parti, introdotte da un’improvvisazione fisarmonicistica di Donato Liberatore, sono presenti brani propri della liturgia del mattutino corrispondente e, al loro fianco, dei brani a commento e riflessione sul clima religioso ed emotivo in cui essi ci introducono.
Sono molteplici i periodi storici da cui sono attinti i brani. Si incontrano pagine del Cinque-Seicento accostate a pagine del dei secoli successivi, fino ad arrivare a composizioni di musicisti viventi.
Incontriamo così, nella prima giornata, il primo dei responsori delle tenebre, In monte oliveti, nella realizzazione musicale di Michael Haydn a cui fa seguito un altro responsorio tratto dalla vasta produzione di De Victoria. Così come in tutte e tre le giornate non manca mai un brano mariano. Si affiancano pagine di Stravinskij e Poulenc che offrono due stili estremamente contrastanti e suggestivi nel loro rigore, nel caso del primo autore e in una tensione armonica a tratti struggente nel caso del compositore francese. Per il venerdì santo si è deciso di presentare l’esteso e articolato inno Vexilla regis, che va eseguito il venerdì, nella realizzazione di De Victoria basato su di un canto monodico mozarabico. Il brano del compositore filippino Pamintuan, che guarda anch’egli alla Spagna citando una poesia di García Lorca, colora di tinte forti questo momento dell’esecuzione in cui la fisarmonica di Donato Liberatore accompagna un brano sperimentale scritto sul testo francese di Santa Teresina del Bambin Gesù in cui la Santa riflette sul silenzio inteso come voce spirituale e angelica in cui trovare la voce di Dio.
Torna infine De Victoria nel sabato con il responsorio Sepulto Domino. Sono pagine di quattro compositori italiani di quattro periodi storici differenti a incastonare questa gemma di De Victoria che dà voce all’ultimo dei responsori delle tenebre.
[Corrado Margutti]